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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Si mangia le unghie. Come aiutarlo a smettere.

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Quali problemi possono far sì che un bambino si mangi unghie ? Vediamo come fare per farlo smettere. Tutti noi abbiamo dei comportamenti che adottiamo quando ci sentiamo nervosi o annoiati: alcune persone mangiano, qualcuno si tocca i capelli, qualche altro si tocca l'orecchio, chi si gratta, e c'è anche chi si mangia le unghie. Questi sono dei comportamenti che diventano sempre più frequenti man mano che li ripetiamo più e più volte, perché si rinforzano da soli, in quanto, in realtà, non servono a calmare l'ansia, e perciò vengono ripetuti proprio perchè non calmano la causa che li ha generati. La ripetizione è automatica e non volontaria da parte del bambino, ed esprime un disagio: la gelosia per un fratellino appena nato, l'inserimento in asilo, conflitti familiari o di altro tipo. Per questi motivi è necessaria di fronte a questo comportamento un maggiore attenzione alle emozioni del vostro bambino e cercare di capire il suo disagio magari inducendolo ad e...

i dolori immaginari nel bambino

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I sintomi che i bambini lamentano non sempre corrispondono alla realtà, a volte perché essi non conoscono il loro reale significato a volte perché dicono bugie. Come agire in questi casi? Ieri ho visto un mio paziente di sei anni che si lamentava di un dolore al polso dopo che suo fratello giocando gli aveva fatto male. Mentre parlava però non smetteva mai di muovere la mano gesticolando per spiegarmi come il fratellino gli aveva fatto male, ma non aveva segni di infiammazione e muoveva il polso perfettamente. Quando gli ho chiesto dove gli faceva male e a volte mi segnalava un punto e altre volte un altro anche subito dopo. Infatti esercitando una pressione,dopo qualche minuto, in un punto in cui aveva detto di sentire dolore egli mi diceva che non sentiva dolore in quel punto ma ne indicava un altro. La madre mi guardava e diceva: "Dottore lo so che non ha niente, ma stavamo per andare a scuola, quando mi ha detto che gli faceva male il polso e gli fa ancora male, e io...

I no che aiutano a crescere

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I no che aiutano a crescere Spesso non riusciamo a dire “no” ai nostri figli per paura di ferirli, di apparire poco disponibili o perché abbiamo timore del conflitto. Eppure i “no” sono indispensabili per educarli e renderli autonomi. Ho riflettuto molto sulla difficoltà che abbiamo in generale, ma soprattutto come genitori, a dire no ai nostri figli e ritengo che le ragioni siano molte, certamente di natura personale, anche se alcune trasformazioni di natura storica, sociologica e culturale hanno influito su ciò che stiamo ancora vivendo. Dall’educazione autoritaria alla supremazia del figlio Per prima cosa ci troviamo a fare i conti con l’idea che l’ambito familiare debba essere quello dell’armonia affettiva, del benessere, della felicità. Questa è un’idea relativamente recente, sviluppata nel Novecento, che nasce dopo secoli di relazioni familiari caratterizzate da una prospettiva più di natura contrattualistica: i figli nascevano per assicurare la discendenza o ga...