Influenza: consigli per i genitori

I sintomi dell'influenza in bambini come trattarli, consigli ai genitori.


Da un paio di settimane sono continuati  ad aumentare i casi di influenza, a Nocera Inferiore come in tutta Italia.

Secondo i rapporti epidemiologici, la maggioranza dei casi di questo anno sarà  di Influenza A, ma questo non ha troppa importanza nella pratica.

L'influenza è una malattia causata da un virus che cambia con faciltà, in modo che ogni anno si produce un'epidemia che colpisce una parte importante della popolazione durante l'inverno, perché non ci sono persone che hanno anticorpi specifici contro il nuovo virus.

L'unica prevenzione reale è la vaccinazione che è raccomandabile in persone con malattie che possono aggravarsi se si contrae l'influenza. Nel caso di bambini, si raccomanda di vaccinare bambini con bronchite cronica, anche di origine allergica, o con problemi di cuore.

I sintomi più frequenti dell'influenza in bambini sono:
Febbre: essa varia secondo i casi, ma può raggiungere con facilità più di 39 e mantenersi anche per una settimana.

Dolori muscolari: fanno male braccia, gambe e schiena come se si avessero formicolii.
Stanchezza.
Malessere generale. I bambini piccoli: sono molto piagnucolosi.
Congestione nasale e degli occhi.
Tosse irritativa. Non è raro che dopo la fine della febbre possano esserci delle settimane con una tosse molto persistente.
A volte, vomito.
Trattamento dell'influenza in bambini:
Gli antibiotici non servono, di norma si usano in bambini molto piccoli oppure quando ci sono delle complicanze batteriche.
L'influenza si cura da sola perché il nostro corpo produce anticorpi contro il virus, ovviamente affinché si  producano questi anticorpi ci vuole un periodo che varia di solito tra 3 e 7 giorni.

Ai malati di influenza la terapia si fa alleviando i sintomi ed evitando le complicazioni.
Pertanto si trattano la febbre ed il dolore, la congestione e la tosse.
Complicazioni più frequenti dell'influenza in bambini:
In bambini minori di 1 anno, soprattutto sotto i 6 mesi: Bronchiolite. Si caratterizza per una tosse molto persistente, con difficoltà a respirare e mangiare.
In bambini maggiori di un anno: più frequenti sono la Bronchite e la Polmonite. La loro apparizione suole annunciarsi con un aumento della febbre quando stava scendendo già o con peggioramento dalla tosse.
Segni di allerta dell'influenza in bambini sono:
Stato generale molto compromesso.
Debolezza intensa.
Difficoltà a respirare importante, non congestione.
Picchi di febbre che non incomincia a scendere per altezza e frequenza dopo 3-5 giorni. O che quando era incominciata già a scendere, sale  di nuovo.
In tutti questi casi è raccomandabile tornare a portare il bambino dal pediatra.

Vaccinazione antinfluenzale in bambini 
La vaccinazione contro l'influenza non è raccomandabile in tutti i bambini. Si indica in bambini che hanno malattie nelle quali un'influenza può far supporre la comparsa di complicazioni importanti: le più frequenti situazioni in cui è richiesta, sono le cardiopatie e la bronchite croniche e altre malattie croniche. Negli altri casi sarà il vostro pediatra a valutare la necessità o meno di fare la vaccinazione.

Quando si vaccina per la prima volta in bambini piccoli normalmente lo si fa ripartendo il vaccino in due mezze dosi.

Contro l'influenza c'è un farmaco specifico che si chiama oseltelmavir (Tamiflù), comunque il suo uso è lasciato alla discrezione del medico, perché prima di tutto bisogna essere sicuri che si tratti di influenza altrimenti non funziona e in secondo luogo e costoso va utilizzato in quei casi in cui si viene a contatto con bambini il cui sistema immunitario e più debole oppure che hanno dei problemi cronici gravi e non sono in grado di affrontarel'influenza al massimo delle loro capacità, sarà il medico a decidere se usarlo oppure no.
Quello che invece dovete capire e quanto segue :

Per aiutare i vostri bambini ad affrontare l'influenza nelle condizioni migliori, per il proprio sistema immunitario, e per prevenire le complicazioni, in questo periodo si possono assumere anche dei rimedi naturali che sono di provata efficacia.
I più frequentemente usati sono la vitamina C, e l'echinacea, l'uncaria e l'astragalo, che sono delle erbe medicinali presenti in molti integratori.
Potete chiedere al vostro pediatra se è il caso di usarli oppure no.
Due consigli sul trattamento della febbre. 
La febbre va trattata quando supera i 38°. 
Per il trattamento della febbre abbiamo a disposizione due farmaci il paracetamolo (Tachipirina) e l'ibuprofene (Nurofen, Moment kid, e Levifen). 
Essi ci sono in sciroppo e supposta, e per la Tachipirina anche in gocce. 
Per i bambini che assumono facilmente farmaci per via orale è meglio usare lo sciroppo o le gocce, per gli altri che sputano tutto, è meglio usare le supposte.
Di norma il paracetamolo può essere somministrato ogni 6 o 4 ore, a seconda della gravità della febbre, l'ibuprofene può  essere somministrato ogni 12 o 8 ore a seconda della gravità della febbre.
A volte è possibile fare anche la terapia combinata quando solamente uno dei due non funziona, il metodo più giusto e quello di alternarli dando la tachipirina alle sei alle 12 alle 18 e alle 24 e ibuprofene alle nove e alle 21 ed eventualmente, solo se necessario anche alle 15.
Per le dosi e le modalità di somministrazione chiedere sempre al proprio Pediatra.
Tuttavia è molto importante che i genitori imparino ad usare questi farmaci, anche prima di chiamare il pediatra, di norma io faccio usare la Tachipirina quando la temperatura supera i 38° centigradi ogni sei ore, se invece la temperatura supera i  39° la faccio dare pure dopo quattro ore. 
Per quanto riguarda le dosi è molto facile.
Per i più piccoli si usano le gocce , la dose raccomandata ultimamente è  di 4 gocce per ogni kg di peso corporeo: ad esempio per un bambino di sei chili moltiplichiamo 6 kg × 4 uguale 24,  daremo 24 gocce ogni sei ore se la temperatura supera i 38° centigradi .
Per quanto riguarda invece lo sciroppo di Tachipirina, dentro c'è un bicchierino graduato in millilitri, per calcolare la dose da dare basta dividere il peso del bambino espresso in kg per due, ad esempio se il bambino pesa 15 kg si devono dare  15:2 =7,5 ml ogni sei ore se la temperatura supera 38, se pesa 20 chili si daranno 10 ml ogni sei ore... È così via
Se volete approfondire le vostre conoscenze circa il trattamento della febbre nei bambini, ho scritto un post apposito: cliccate qui

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