Intelligenza superiore alla media: successo o felicità?
L'essere umano è un essere razionale. Ma se un bambino appare essere troppo intelligente, superdotato intellettualmente, come ci si deve comportare ?
Lo sviluppo intellettuale e lo sviluppo emotivo o affettivo sono i due fattori determineranno ciò che un bambino potrà o non potrà fare della sua vita, ciò che potrà o non potrà essere.
Di solito si tende a valutare come più importante lo sviluppo intellettuale rispetto a quello affettivo, ma a mio modo di vedere, se lo scopo della vita dell'uomo è raggiungere la felicità, è molto più importante il secondo, cioè quello emotivo, rispetto al primo.
Nella nostra società si identifica la felicità con il successo, e per questo motivo si tende a sopravvalutare l'intelligenza.
Lo sviluppo neurologico, come base dell'intelligenza è assunto da molti genitori come una corsa contro il tempo.
Molti sono preoccupati perché il bambino del vicino di casa già parla e il loro no, oppure che già fa qualcosa (ad esempio disegna....) e il loro no.
Dato che l'orgoglio è uno dei peccati capitali e confrontare i propri figli con quelli del vicino di casa o degli amici, sembra essere uno sport nazionale, tra i genitori, paragonare i bambini tra loro è fonte di divertimento, soprattutto se si riesce a mettersi al di sopra dell'altro, e a superarlo, dimostrando che il proprio figlio è più intelligente e ha fatto delle o ha raggiunto delle competenze cose prima del figlio dell'altro.
Spesso i genitori, mi riferiscono conversazioni di questo tipo con gli amici o i vicini di casa che hanno un bambino di età simile a quella del loro bambino, e sono preoccupati perché il loro bambino sembra essere indietro rispetto a quello di amici o vicini. In questi casi la prima cosa che mi viene voglia di dire è che se girano il mondo troveranno sempre qualcuno superiore e più intelligente.
Ognuno tende ad esagerare, a pensare che il centro dell'universo è situato sopra la propria testa e che c'è qualcosa nella suo bambino che è la più…, il massimo di... sia per le cose positive e ..... sia per le cose negative, e in entrambi i casi pensa di essere il genitore di un essere speciale.
Tutti siamo speciali, ma fermo restando questo, non è necessario nella vita essere il più…, non serve proprio a niente.
La cosa importante in questa vita non è essere il migliore, ma la verità è che quanto più normale si è, più facile è essere felice.
Un genitore deve volere per il proprio figlio, prima del successo, sopratutto la felicità. Ma questo è facile dirlo, e magari tutti lo pensiamo, ma poi in questo mondo materialistico, presi dalla vita di tutti i giorni, in cui non gira sempre tutto bene, non sempre ci comportiamo coerentementea questa assunzione nella gestione dei nostri figli.
Non c'è niente altro di più transitorio del successo, né niente di più falso.
Con più di 6 miliardi di persone che abitano questo pianeta, non è giusto basare la felicità nell'essere il più… bravo, il più abile etc...etc. in qualunque cosa essa sia, e spingere i propri figli solo a qusto è la cosa più stupida che si possa commettere.
Perciò rallegratevi se vostro figlio è il più normale possibile. A volte se vostro figlio può sembrare un superdotato, cercate di non opprimerlo e preoccupatevi della sua felicità.
Che cosa è un bambino superdotato?
Si potrebbe rispondere che è un essere umano con una capacità ben superiore al normale per attività creative,artistiche e intellettuali,
Purtroppo, però, è anche qualcuno in cui tutti quelli che lo circondano, scoprendo in lui una maggiore capacità per qualcosa, vi riversano tutte le loro delusioni e illusioni per cose non compiute, cioè le loro frustrazioni, con la convinzione che il superdotato, deve compierle per forza.
In definitiva il superdotato è qualcuno a cui tutti chiedono di più, e deve sopportare una pressione da parte del suo ambiente sociale, tanto più intensa, quanto più quelli che lo circondano pensano che abbia maggiori capacità rispetto agli altri.
Tuttavia lo sviluppo affettivo ed emozionale di bambini superdotati non va di pari passo con lo sviluppo della loro intelligenza o creatività, cioè i bambini superdotati hanno uno sviluppo intellettivo e creativo più avanzato rispetto allo sviluppo emotivo affettivo. Ciò rende il fatto di essere considerato superdotato, in molti casi, il presupposto a non pochi problemi psichiatrici.
Infatti l'intelligenza dovrebbe aiutare ad essere più felici, o almeno ad avere qualcosa di più rispetto al successo.
Per questo motivo vi dico che emergere eccessivamente in qualcosa, non è garanzia di felicità, bensì piuttosto può diventare un inconveniente per raggiungerla.
Non voglio dire che i bambini per essere normali devono essere tagliati tutti dallo stesso modello, ma è necessario essere molto attenti a non spingere un bambino a sviluppare solo una determinata qualità, che vediamo più sviluppata in lui, senza castrare il suo sviluppo affttivo.
Se è una sua scelta bisogna facilitarla, ma quasi tutti bambini sono speciali e hanno un aspetto nel quale sono più bravi della maggior parte degli altri, a volte è quello che noi scopriamo, quello che ci appare evidente subito, altre volte invece è un altro, che noi non riusciamo ancora a vedere, a causa dei nostri limiti.
Il mio consiglio è stimolare lo sviluppo di quella qualità che crediamo speciale a patto che per il bambino venga considerato come un gioco, ma non fino al punto di trasformarlo in obbligo.
In ogni modo molte volte ci pensa stesso la natura, che è più intelligente di noi, e fa in modo che qualsiasi deviazione si verifichi, poi tenda a raggiungere la media e a normalizzarsi da sola.
Questo fenomeno si può apprezzare molto facilmente per esempio per quanto riguarda il peso, infatti se un bambino di tre mesi ha il peso di un bambino di dodici mesi, generalmente l'aumento di peso rallenta, avvicinandosi a poco a poco alla media.
Nello sviluppo sia verifica la stessa cosa, infatti ad un avanzamento molto rapido, normalmente segue una stagnazione, in modo da avvicinare lo sviluppo intellettuale alla normalità. Infatti, per esempio, il fatto di mantenere perfettamente la testa dritta prima del tempo, non implica obbligatoriamente che cominci a camminare o a parlare prima, né che sia più intelligente degli altri.
Lo sviluppo intellettivo deve procedere di pari passo con lo sviluppo affettivo ed emozionale. Molti dei bambini prodigio che ci vengono proposti dai media per i loro successi o abilità, dopo anni li rivediamo infelici e depressi proprio per questo, come se la oro infanzia abbia avuto dal successo che hanno avuto un incolmabile danno affettivo, che ha minato la loro capacità di essere soddisfatti di se stessi, perchè sottoposti a pressioni non sopportabili per la loro tenera età.
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