Terrorismo ed eventi tragici: come spiegarlo a bambini e ragazzi.

Le notizie di atti di terrorismo ed eventi tragici, notizie terribili, che vengono veicolate dalla televisione che teniamo sempre accesa durante la giornata, arrivano con tutta la loro potenza anche ai bambini e ai ragazzi, ovviamente, che sono esposti ad esse in modo diretto senza nessuna interfaccia,  e possono avere effetti importanti sulla loro mente provocando anche danni. Infatti è scientificamente provato che sia l'esposizione diretta agli eventi tragici, e sia quella indiretta, che avviene attraverso i mezzi di comunicazione, possono provocare alterazioni della psiche, nei bambini e nei ragazzi.


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Il disagio che si è venuto a creare può essere espresso in maniera diretta con domande alle quali dobbiamo imparare a rispondere (vedi più avanti), ma altre volte viene espresso dai bambini in maniera indiretta, ma ce ne possiamo accorgere osservando determinati comportamenti: facile predisposizione al pianto, irritabilità, un bambino che non si interessa più come prima alle cose che gli piacevano, che diviene improvvisamente chiuso non parla, si isola, che incomincia a comportarsi come un bambino più piccolo, un bambino che non vuole separarsi dai genitori al momento della scuola o quando essi vanno a lavorare, oppure che si rifiuta di uscire e di spostarsi in viaggio con i genitori. Possono insorgere anche dei sintomi psicosomatici: mal di testa, mal di stomaco, scarso rendimento scolastico,  dolori vari.
Ovviamente tutti questi sintomi non sono specifici di questa situazione, ma voi genitori li potete mettere facilmente in relazione ad essa  se  essi compaiono in modo improvviso dopo che il bambino è stato esposto direttamente o indirettamente attraverso i media, ad un fatto tragico.


Cosa possiamo fare per aiutare i nostri bambini?
La prima cosa da fare è prevenire l'eventuale insorgenza di danni. Non esagerate con la televisione stando ad ascoltare per troppo tempo le maratone televisive, ma cambiate canale e aspettate che bambini e ragazzi vadano a dormire o che stiano a fare delle altre attività fuori casa  per aggiornarvi.
Per i bambini più grandi e gli adolescenti cercate, per quanto possibile, di limitare l'accesso ai contenuti internet, con il sistema di  protezione,  tutti i sistemi operativi  ne sono provvisti sia su PC che sugli   smartphone.
Cercate di raggiungere uno stato di tranquillità  e metabolizzate la notizia per quanto possibile, questo è il primo passo per cercare di spiegare un avvenimento tragico al bambino. Non dovete cercare di nascondere la verità, esprimetevi con  parole  adatte alla loro sensibilità cercando di non accentuare il lato catastrofico e mettere in evidenza la capacità che accanto a questo ci possa essere il bene che combatte il male.
Lo scopo principale è quello di fare sentire il bambino sicuro, nella propria casa, nella propria famiglia, nel prorpio ambiente, far sentire la protezione e la tranquillità dei genitori e che c’è, accanto al male, il bene che opera per sconfiggere il male. Un esempio di come spiegare le cose a un bambino che incomincia a farsi domande su un atto di terrorismo è questo video.
Cercate di non cambiare le vostre abitudini e condurre una vita normale per quanto riguarda gli spostamenti e le uscite in società, bisogna continuare e tornare alla routine di tutti i giorni, perchè il bambino deve definire e mantenere dentro di se il senso di sicurezza: ciò che è noto è prevedibile, ciò che è prevedibile da sicurezza.
Il bambino deve comprendere il percorso di resilienza, cioè la possibilità e la capacità di tornare normale dopo una mazzata, cioè un grande dispiacere.
Soprattutto per quanto riguarda il terrorismo  quando lo si spiega a bambini e ragazzi, bisogna evitare di proporre la contrapposizione tra “noi e loro” sfruttata dai gruppi di potere occidentali e dagli islamici, che hanno "sfruttato" per la guerra, ci sono stati momenti della storia in cui alcuni errori hanno creato questo clima.
Gli adolescenti, in seguito a queste notizie, possono provare razzismo ed ostilità verso compagni di etnia diversa, dobbiamo evitare questi atteggiamenti, facendo capire che l'intento dei terroristi è quello di creare separazione, invece noi dobbiamo creare dialogo. Infatti i ragazzi discriminati possono essere marchiati nell'animo e sono esposti a percorsi psicologici particolari che li portano anche a comportamenti sbagliati, ed è dimostrato, anche ad atti contro altre persone.
Inoltre quando i sintomi esposti sembrano limitare in modo significativo la vita del bambino e non riuscite a risolvere la situazione, rivolgetevi al vostro pediatra agli insegnanti.
Per chi vuole approfondire c’è questo libro di telefono azzurro, scaricabile qui
A questo punto riporto i consigli che hanno senso l'organizzazione Telefono Azzurro e il video che ha realizzato, il copia incolla è preso da Repubblica.it :
E’ naturale che bambini e ragazzi avvertano spavento, angoscia, disorientamento. Occorre quindi rispondere alle loro domande e aiutarli a gestire le loro ansie. Ecco qui di seguito alcuni consigli diffusi da, destinato a genitori e insegnanti. La norma generale e fondamentale è quella di non ignorare mai le loro paure, ma rassicurarli.

1 - Accogliere domande e paure: a partire da quello che esprimono e dalle loro curiosità, sentitevi liberi di chiedere cosa ne pensano, cosa ne pensano i loro amici e se ne hanno già parlato con qualcuno.
2 - Aiutarli a tornare nella routine: continuate con la vita di tutti i giorni. Ricordare loro che nel mondo c’è ancora bontà, anche negli atti più semplici.
3 - Prestare attenzione a sentimenti ed emozioni: comunicare loro che è assolutamente comprensibile provare forti sentimenti di ansia o paura quando si viene a conoscenza di eventi drammatici e cruenti come quelli ai quali si sta assistendo.
4 - Tranquillizzare, dunque e, dopo averne parlato, ricordare loro che sono al sicuro.
5 - Coinvolgere, non ostacolando mai le iniziative del bambino, il suo desiderio di essere altruista con atti di solidarietà o gesti simbolici: in queste occasioni si può riscoprire la forza dello stare insieme
6 - Rivolgersi ad esperti: sia bambini che ragazzi, ma anche adulti possono chiamare la linea gratuita 1.96.96 oppure scrivere a www.azzurro.it/chat
 Testi consigliati:
Mi hanno ucciso le fiabe. Come spiegare la guerra e il terrorismo ai nostri ... Di Masal Pas Bagdadi

Il terrorismo spiegato ai ragazzi. Jihad? Al Qaida? Califfato? Aiutiamo i nostri giovani a capire di Cecilia Tos

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