Terrorismo ed eventi tragici: come spiegarlo a bambini e ragazzi.
Come possiamo accorgerci di questa situazione?
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Ovviamente tutti questi sintomi non sono specifici di questa situazione, ma voi genitori li potete mettere facilmente in relazione ad essa se essi compaiono in modo improvviso dopo che il bambino è stato esposto direttamente o indirettamente attraverso i media, ad un fatto tragico.
Cosa possiamo fare per aiutare i nostri bambini?
La prima cosa da fare è prevenire l'eventuale insorgenza di danni. Non esagerate con la televisione stando ad ascoltare per troppo tempo le maratone televisive, ma cambiate canale e aspettate che bambini e ragazzi vadano a dormire o che stiano a fare delle altre attività fuori casa per aggiornarvi.
Per i bambini più grandi e gli adolescenti cercate, per quanto possibile, di limitare l'accesso ai contenuti internet, con il sistema di protezione, tutti i sistemi operativi ne sono provvisti sia su PC che sugli smartphone.
La prima cosa da fare è prevenire l'eventuale insorgenza di danni. Non esagerate con la televisione stando ad ascoltare per troppo tempo le maratone televisive, ma cambiate canale e aspettate che bambini e ragazzi vadano a dormire o che stiano a fare delle altre attività fuori casa per aggiornarvi.
Per i bambini più grandi e gli adolescenti cercate, per quanto possibile, di limitare l'accesso ai contenuti internet, con il sistema di protezione, tutti i sistemi operativi ne sono provvisti sia su PC che sugli smartphone.
Lo scopo principale è quello di fare sentire il bambino sicuro, nella propria casa, nella propria famiglia, nel prorpio ambiente, far sentire la protezione e la tranquillità dei genitori e che c’è, accanto al male, il bene che opera per sconfiggere il male. Un esempio di come spiegare le cose a un bambino che incomincia a farsi domande su un atto di terrorismo è questo video.
Cercate di non cambiare le vostre abitudini e condurre una vita normale per quanto riguarda gli spostamenti e le uscite in società, bisogna continuare e tornare alla routine di tutti i giorni, perchè il bambino deve definire e mantenere dentro di se il senso di sicurezza: ciò che è noto è prevedibile, ciò che è prevedibile da sicurezza.
Il bambino deve comprendere il percorso di resilienza, cioè la possibilità e la capacità di tornare normale dopo una mazzata, cioè un grande dispiacere.
Soprattutto per quanto riguarda il terrorismo quando lo si spiega a bambini e ragazzi, bisogna evitare di proporre la contrapposizione tra “noi e loro” sfruttata dai gruppi di potere occidentali e dagli islamici, che hanno "sfruttato" per la guerra, ci sono stati momenti della storia in cui alcuni errori hanno creato questo clima.
Gli adolescenti, in seguito a queste notizie, possono provare razzismo ed ostilità verso compagni di etnia diversa, dobbiamo evitare questi atteggiamenti, facendo capire che l'intento dei terroristi è quello di creare separazione, invece noi dobbiamo creare dialogo. Infatti i ragazzi discriminati possono essere marchiati nell'animo e sono esposti a percorsi psicologici particolari che li portano anche a comportamenti sbagliati, ed è dimostrato, anche ad atti contro altre persone.
Inoltre quando i sintomi esposti sembrano limitare in modo significativo la vita del bambino e non riuscite a risolvere la situazione, rivolgetevi al vostro pediatra agli insegnanti.
Per chi vuole approfondire c’è questo libro di telefono azzurro, scaricabile qui
A questo punto riporto i consigli che hanno senso l'organizzazione Telefono Azzurro e il video che ha realizzato, il copia incolla è preso da Repubblica.it :
E’ naturale che bambini e ragazzi avvertano spavento, angoscia, disorientamento. Occorre quindi rispondere alle loro domande e aiutarli a gestire le loro ansie. Ecco qui di seguito alcuni consigli diffusi da, destinato a genitori e insegnanti. La norma generale e fondamentale è quella di non ignorare mai le loro paure, ma rassicurarli.
1 - Accogliere domande e paure: a partire da quello che esprimono e dalle loro curiosità, sentitevi liberi di chiedere cosa ne pensano, cosa ne pensano i loro amici e se ne hanno già parlato con qualcuno.
2 - Aiutarli a tornare nella routine: continuate con la vita di tutti i giorni. Ricordare loro che nel mondo c’è ancora bontà, anche negli atti più semplici.
3 - Prestare attenzione a sentimenti ed emozioni: comunicare loro che è assolutamente comprensibile provare forti sentimenti di ansia o paura quando si viene a conoscenza di eventi drammatici e cruenti come quelli ai quali si sta assistendo.
4 - Tranquillizzare, dunque e, dopo averne parlato, ricordare loro che sono al sicuro.
5 - Coinvolgere, non ostacolando mai le iniziative del bambino, il suo desiderio di essere altruista con atti di solidarietà o gesti simbolici: in queste occasioni si può riscoprire la forza dello stare insieme
6 - Rivolgersi ad esperti: sia bambini che ragazzi, ma anche adulti possono chiamare la linea gratuita 1.96.96 oppure scrivere a www.azzurro.it/chat
Testi consigliati:
Mi hanno ucciso le fiabe. Come spiegare la guerra e il terrorismo ai nostri ... Di Masal Pas Bagdadi
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http://www.amazon.it/dp/B01IN22OR8
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1 - Accogliere domande e paure: a partire da quello che esprimono e dalle loro curiosità, sentitevi liberi di chiedere cosa ne pensano, cosa ne pensano i loro amici e se ne hanno già parlato con qualcuno.
2 - Aiutarli a tornare nella routine: continuate con la vita di tutti i giorni. Ricordare loro che nel mondo c’è ancora bontà, anche negli atti più semplici.
3 - Prestare attenzione a sentimenti ed emozioni: comunicare loro che è assolutamente comprensibile provare forti sentimenti di ansia o paura quando si viene a conoscenza di eventi drammatici e cruenti come quelli ai quali si sta assistendo.
4 - Tranquillizzare, dunque e, dopo averne parlato, ricordare loro che sono al sicuro.
5 - Coinvolgere, non ostacolando mai le iniziative del bambino, il suo desiderio di essere altruista con atti di solidarietà o gesti simbolici: in queste occasioni si può riscoprire la forza dello stare insieme
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