La gelosia per la nascita di un fratellino.
La gelosia del figlio maggiore per il fratellino più piccolo: come gestirla
27 ottobre 2016
Una delle più frequenti preoccupazioni che tutti i genitori hanno quando sono in attesa del secondo figlio è la gelosia che potrebbe avere il primogenito dopo la nuova nascita. Le statistiche dicono che la maggior parte dei fratelli più grandi hanno circa due-tre anni quando nasce il secondo bambino. Questa è un’età molto complicata, perché tra i due e i tre anni avvengono molti cambiamenti: si abbandona il pannolino, c’è l’introduzione all’asilo, è l’età dei no e dei capricci. In questa situazione la nascita di un fratellino può essere la goccia che fa traboccare il vaso e può generare una situazione di stress a volte insopportabile. Tuttavia, anche se le conseguenze sono diverse a seconda della famiglia e della personalità di ogni bambino, nulla garantisce che ci sia un’età nella quale sia più opportuno pianificare una nuova nascita.
Come dobbiamo comportarci per fare qualcosa di positivo per il più grande? Nei bambini che hanno legame più forte con la madre, il padre, dal momento in cui si sa che deve arrivare un nuovo bambino, dovrà cominciare a dedicare molto più tempo al figlio più grande. Il modo migliore per colmare questa lacuna è quello di giocare più tempo con il bambino. Ma questo deve avvenire prima dell’arrivo del fratellino. Si può fare: avete nove mesi di tempo…
Bisogna parlare con i parenti e specialmente con quelli che sono più relazionati con il figlio maggiore e dirgli che quando verranno a casa, dopo la nascita del nuovo bebè, dovranno prestare maggiore attenzione al fratello maggiore. Bisogna coinvolgere il figlio maggiore nella cura del figlio più piccolo, chiedendo la sua collaborazione in modo che lui possa sentirsi protagonista di questa situazione. State molto attenti a non lasciarlo solo con il bambino più piccolo. Anche quando si avvicina, state molto attenti. Ci può scappare il morso o la tiratina di capelli. Occhio! Vi raccomando.
Se ha un’età nella quale ha già mostrato le sue preferenze, ad esempio, vuole scegliere vestiti da indossare o praticare particolari attività nel tempo libero, concediamoglieli pure nella misura in cui questo sia ragionevole per il suo bene e anche per le vostre finanze. Spieghiamogli che lo facciamo perché lui è il più grande. In questo modo vede i vantaggi della sua condizione. È molto frequente per i bambini che prima controllavano la pipì e la cacca perdere questo controllo dopo la nascita del fratellino, o mangiare o dormire di meno. In questo caso, cercate di agire con calma e di non dare molta importanza alla questione. Il bambino si comporta così solo per attrarre la vostra attenzione e se gli date troppa attenzione, sgridandolo, questa viene intesa come una ricompensa. Per cui il bambino continuerà ad attuare questi comportamenti sbagliati, perché per lui sarà come se fossero stati premiati dalla vostra attenzione. E’ chiaro che quando si comporta così, il bambino lo fa perché si sente trascurato, anche se ciò non è giustificato dal vostro comportamento, egli in realtà si sente davvero così. Per cui è bene non prestare molta attenzione a questi comportamenti sbagliati al momento, con sgridate o spiegazioni rapide. In altri momenti della giornata regalategli più attenzione e più coccole, così si sentirà più curato. In questo modo non penserà che l’avete fatto come ricompensa per la condotta sbagliata che ha assunto in precedenza, perché lo stavi facendo in un momento diverso.
Molti figli unici cominciano ad ammalarsi frequentemente quando iniziano ad andare all’asilo. Durante il primo anno infatti, i bambini si ammalano spesso. In questo caso “si portano il lavoro a casa”, perché contagiano il bambino più piccolo che incomincia anche lui ad ammalarsi ogni volta che il più grande è malato. In seguito a questi avvenimenti, molti genitori cercano di tenere separati il figlio più grande da quello più piccolo.
Occorre a questo punto precisare alcuni punti:
Questo comportamento si può ritenere adeguato quando c’è un solo bambino in casa, in questo caso è meglio non rischiare perché possiamo realmente impedirne il contagio, tenendo lontane le persone ammalate che vengono a casa. Questo castello però, viene a crollare quando parliamo del secondo fratellino. Quando i bambini sono due infatti, diventa perfettamente inutile. I virus hanno più capacità di contagio rispetto a quanto noi possiamo fare, decidendo di allontanare il fratello maggiore. Il più piccolo se lo beccherà lo stesso, anche se il più grande non gli tossisce in faccia. Nei primi quattro mesi di vita la maggioranza dei bambini piccoli non si ammala perché hanno gli anticorpi che la madre gli ha passato durante la gravidanza. Però, se il virus in questione è uno verso il quale la madre non ha difese, sicuramente la stessa o il padre saranno contagiati dal fratello maggiore. E allora saranno loro stessi quelli che finiranno per contagiare il più piccolo.
Per questi motivi, separare il figlio maggiore dal figlio più piccolo dalle malattie contro le quali i genitori non sono immunizzati non è necessario. Separarli dallemalattie contro le quali la madre è immunizzata è inutile. Inoltre, se il più piccolo comincerà ad ammalarsi prima, ciò significherà anche che quando comincerà la scuola, il più piccolo sarà già immunizzato e avrà meno infezioni. Allontanare il fratello maggiore dal più piccolo, per evitare le infezioni o perché non ci fidiamo delle sue reazioni, è il miglior modo per far si che il maggiore veda più piccolo in forma negativa e non lo consideri come qualcosa di naturale della sua vita.
Il dottore Vincenzo Stile, pediatra di famiglia dell’ASL Salerno da circa 30 anni, svolge la sua attività a Nocera Inferiore, in Piazzetta Caduti Civili, n.8.
Contatti mail: vincenzo.stile@gmail.com
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Canale telegram: www.telegram.me/ceunpediatrainfamiglia
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