Viaggi con i bambini: auto, aereo o barca... importante è la sicurezza.
Che cosa dobbiamo prendere in considerazione quando viaggiamo con un bambino? A partire da quale età si può farlo in aereo, in barca, in autobus…?
L'estate è la stagione dei viaggi e avere un bambino non deve essere un motivo per non viaggiare, ma dobbiamo pensare sempre alla sua sicurezza durante il viaggio.
Tuttavia, a pensarci bene, ogni bambino fa il suo primo viaggio in automobile nel giorno in cui viene dimesso dall'ospedale dove è nato. E fin da quel giorno noi dobbiamo sapere qual è il modo più adatto e sicuro di far viaggiare il bambino in macchina. Altre volte dobbiamo viaggiare con il bambino in autobus in barca o in aereo e anche in questi casi bisogna osservare le normali precauzioni di sicurezza.
Viaggiare con un bambino in automobile in tutta sicurezza:

Infatti assicurandolo con una cintura in velcro che possiede solo due punti di fissaggio è più facile che durante un incidente possa essere espulso dalla automobile.
Ovviamente è da evitare di tenere in braccio il bambino, perché in caso di incidente le conseguenze potrebbero essere molto gravi.
Ancora peggio è poi mettere la cintura di sicurezza tenendo in braccio il bambino, infatti un incidente il corpo del bambino verrebbe schiacciato tra il corpo di chi lo porta in braccio e la cintura a causa della forza di inerzia.
Molti bambini piangono quando si mettono nel seggiolino per auto, e si tratta di una situazione comunque da affrontare.
Cosa fare per ridurre il pianto dei bambini in auto?
Approfittare a metterli in macchina quando sono addormentati.
Se sono svegli è bene che uno degli accompagnatori, si segga sul sedile contiguo al sediolino del bebè per intrattenerlo e accudirlo. In questo modo il conducente può concentrarsi esclusivamente sulla guida.
Inoltre è necessario che la persona che assiste il bambino abbia a portata di mano tutto ciò che è necessario per assisterlo durante il viaggio. È frequente la distrazione del papà che sta guidando, che deve porgere alla mamma che assiste il bebè sul sedile posteriore le cose che stanno sul sedile del passeggero accanto al guidatore. Infatti quando il bambino diventa nervoso, per mia propria esperienza, so che la madre incomincia chiedere al marito continuamente tutte le cose che stanno in un posto dove arriva solo l'autista.
Quindi dobbiamo preparare ciò che è necessario per prendersi cura del bambino in auto in una borsa, in modo che tutto possa essere posto ai piedi del bambino, in modo da non chiedere niente al conducente, senza distrarlo.
Naturalmente, quando il bambino piange intensamente, si può fermare la macchina, prenderlo in braccio, alimentarlo, cambiarlo di pannolino… Molto meglio no?
Un viaggio può durare anche il doppio quando lo si fa con un bambino perché ci si ferma di più.
Cosa dice il codice della strada:
Bambini in auto: ecco come portarli in modo sicuro (dal sito della Polizia di Stato)
Con l'entrata in vigore, dal 14 aprile 2006, del Decreto Legislativo 13 marzo 2006 n. 150, è stato modificato l'art. 172 del Codice della Strada: "Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini".
In generale è possibile riassumere i cambiamenti introdotti dalla nuova norma applicando questa semplice regola: ogni volta che si occupa un posto a sedere su un veicolo dotato di cinture di sicurezza, è obbligatorio per tutti, conducente e passeggeri, utilizzarle e nel caso di trasporto di bambini di adottare i sistemi di ritenuta idonei (seggiolini o adattatori).
La nuova stesura dell'articolo ha introdotto importanti novità riguardanti l'utilizzo di questi sistemi di ritenzione sia per il conducente che per i passeggeri.
I dispositivi utilizzabili sono di due tipi: seggiolini e adattatori.
Dovrebbero essere usati fin dai primi giorni di vita, seguendo attentamente le istruzioni riportate nel manuale e la scelta deve essere fatta in base al peso del bimbo.
Il trasporto dei bambini sui veicoli è regolato dall'articolo 172 del codice della strada, (modificato dal decreto legislativo n.150 del 13 aprile 2006), dalla normativa europea e con una circolare attuativa del ministero dell'interno. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori.
Quest'ultimi sono dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell'auto che però vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace.
Vi ricordiamo inoltre che:
I sistemi di sicurezza presenti negli autoveicoli non sono adatti a persone inferiori a1.50 metri di altezza.
Fino a 9 chili di peso il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell'auto. Attenzione mai mettere il bambino sul sedile anteriore se la macchina è provvista di airbag, a meno che non possa essere disattivato. Il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali.
Dopo 10 chili si può cominciare a sistemare il seggiolino in senso di marcia.
Lo schienale del seggiolino deve essere ben appoggiato al sedile della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per brevi tragitti.
Viaggio con un bambino in autobus:
Non è possibile un viaggio con un bambino in autobus in condizioni di completa sicurezza. Infatti non ci sono autobus che abbiano dei sistemi di sicurezza adatti a far viaggiare dei bambini piccoli. Ovviamente ci sono delle situazioni in cui uno deve per forza prendere un autobus con un bambino, ma se si può evitare di prenderlo è molto meglio.
Viaggiare con un bambino in barca:
La barca per molti non è un veicolo di trasporto ma è un veicolo di piacere. Bisogna sempre tenere presente che un bambino che non sa nuotare è il passeggero più indifeso della barca. In caso di affondamento o di caduta accidentale in acqua non può sopravvivere da solo. Finché sia possibile bisogna evitare di trasportare in barca bambini che non sanno ancora notare.
Ovviamente in barca un bambino deve avere sempre indosso il salvagente, come prescritto dalla legge.
Viaggiare con un bambino su un aereo:
Questo è un fatto molto comune. E ci sono parecchie domande a proposito da parte dei genitori:
A che età si può volare?
Anche dalla nascita. Nei bambini che non possono stare da soli su una sedia, ci sono delle cinture di sicurezza particolari che si legano a quella del genitore che lo tiene in braccio.
Cambi di pressione: gli aerei volano ad una altezza che necessita di pressurizzazione e depressurizzazione nella zona che ospita i passeggeri.
Questi cambiamenti di pressione possono essere fastidiosi anche per gli adulti, però nei bambini più piccoli questa eventualità è molto più accentuata perché la tromba di Eustachio, che serve ad equilibrare la pressione tra orecchio medio e rinofaringe può essere stretta o essere occupata da muco molto frequentemente. Per evitare questo è bene che mentre l'aereo sale oppure scende il bebè possa succhiare. La suzione aiuta a mantenere la tuba di Eustachio aperta e quindi la comunicazione tra orecchio medio e faringe resta abbastanza aperta per equilibrare i cambiamenti di pressione.
Mantenere fermo un bambino immobilizzato in uno spazio ristretto. Questo, se stiamo parlando di viaggi aerei lunghi, nei bambini molto piccoli è veramente un problema. Si possono verificare situazioni imbarazzanti come al momento del cambio di pannolino oppure perché il bebè piange molto e da fastidio agli altri viaggiatori. Noi cerchiamo di fare il massimo che possiamo fare, poi comunque gli altri si ricorderanno di essere stati anch'essi bambini e di aver messo altri nelle stesse condizioni in cui adesso i nostri bambini mettono loro. Con tutta l'educazione e la tranquillità del mondo la risposta a qualunque commento dovrebbe essere: " E lei non è stato un bambino? ". La peggiore età normalmente e tra i sei mesi e i 2-3 anni, un'epoca della vita nella quale il bambino è molto più attivo e supporta in modo peggiore di mobilità e che inoltre richiede seguenti cambi di pannolino.
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