Quando il bambino di un anno non vuole mangiare volentieri


L'inappetenza del primo anno è qualcosa che capita a molti bambini che a partire dall'anno incominciano a mangiare meno e malvolentieri.




Quando un bambino compie l'anno, mangia già quasi di tutto ed è quasi del tutto sicuro che abbia provato già il "cibo dei grandi".


Quelli che ci sono intorno, familiari, amici, con i loro suggerimenti e le loro pressioni, cambiano le vostre idee rispetto all'alimentazione del bambino. Danno per scontato che può mangiare già di tutto, e in base a questa concezione voi date loro il permesso di offrire costantemente cibo di qualunque tipo al bambino, la stessa cosa fate pure voi.

Il risultato di tutto questo è che, improvvisamente, un bambino che mangiava fino ad ora più o meno bene, incomincia a respingere il cibo alle "ore in cui si deve mangiare." 

Che cosa è successo?


In pratica, semplicemente è accaduto che mentre prima mangiava, in modo ordinato,  4 o 5 volte al giorno, ora è passato a mangiare un numero innumerevole di volte. Non è raro che, offrendogli continuamente cibo, anche un pezzetto di pane o un biscottino, lo  si faccia mangiare 10-15 volte al giorno.

Davanti a tale offerta di cibo che naturalmente non è necessaria, la cosa normale è che incominci a selezionare i cibi. E lo fa seguendo le sue preferenze di sapore e consistenza, e, ovviamente non pensando a che cosa è meglio per lui dal punto di vista nutrizionale. 
Infatti quasi tutti i bambini in questa situazione preferiscono:


- I latti zuccherati

- Bevande zuccherate.

- Pane, biscotti.

- Pasta, riso, verdure ricche di amido come patate e carote cotte.

E respingono abitualmente le cose con fibra, consistenza più densa e con sapori meno decisi: frutta, verdure a foglia, carne e pesce.

Quelli che scelgono sono come vediamo alimenti ricchi in zuccheri a rapido assorbimento che perciò che saziano subito.

Inoltre se  creiamo condizioni affinché il bambino possa scegliere tra il suo cibo abituale e il nostro, evidentemente il bambino se può scegliere, preferisce il cibo che mangiamo noi grandi perchè ha sale e spezie, sapori, colori e consistenza molto più ammiccanti. 

Una possibile soluzione qual'è?
Per incominciare, è evidente che nessuno può mangiare bene 15 volte al giorno. Quindi, se volete che il vostro figlio torni a mangiare ai pasti come prima, dovremmo evitare costantemente di offrire cibo fuori pasto.


Evitare specialmente bevande ed altri prodotti ( biscotti, pane, merendine...) ricchi in zuccheri. Il motivo è semplice. Lo zucchero regola la fame: Quando il suo livello nel sangue scende dà fame, quando sale si placa la fame. Se il bambino prende quantità piccole ma frequenti di zucchero, non è mai affamato in nessun momento.

Se chiaramente preferisce il nostro cibo ed incomincia a respingere i purè, la soluzione è semplice: fategli mangiare la stesse cose che mangiamo noi.  L'unico problema è che prendendo solidi è normale che mangi qualcosa meno in quantità, poiché si stancherà prima masticando il cibo. Quando questo succede basta offrire più cibi al giorno. Ma stiamo parlando di passare di suoi 4-5 abituali a 5 -6. Non a 15 volte al giorno.

Che cosa è quello che vi vi consiglio di evitare 
Davanti a questa situazione molti genitori si incominciano a litigare e combattere coi bambini affinché mangino.Questa è la cosa peggiore. L'unica cosa che riuscirete ad ottenere sarà che il momento di mangiare e il cibo stesso si trasformino in qualcosa di spiacevole per il bambino. Come risultato mangerà sempre peggio.


Altri fanno mangiare il bambino mentre l'intrattengono con televisione. È la migliore maniera per farli diventare mangiatori passivi, e questo è un problema con tendenza a prolungarsi nel tempo.

Ed infine stanno quelli che provando a dare al bambino 10 piatti differenti per vedere se ce n'è qualcuno che egli gradisce nell'illusione di farlo finalmente mangiare. Ed ovviamente i bambini sono disorientati e finiscono con non mangiare quasi niente, inoltre questo errore non porta il bambino ad avere una dieta sempre di più una dieta varia, bensì al contrario, poiché normalmente scelgono con molta frequenza un gruppo molto ristretto di alimenti.


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