Se la notte sembra che si svegli terrorizzato...
Il pavor nocturnus e un disturbo del sonno che di solito compare nei bambini tra i 2 e i 4 anni, ma può comparire anche prima di quest'età e dopo 4 anni diventa sempre meno frequente, e tende a scomparire da solo dopo i 12 anni anche se in rari casi può comparire anche in età adulta.
Il bambino sembra essere sveglio, urla come se fosse spaventato e si comporta come se vedesse qualcosa che provoca panico. In realtà, però, lui dorme, è nella fase N3 del sonno non REM, una fase molto profonda del sonno.
Queste crisi si placano da sole e il bambino si addormenta dopo 5-15 minuti. Se la mattina seguente chiediamo al bambino cos'è successo egli non ricorda nulla. Ha dormito bene. Al contrario se lo svegli durante la crisi si ritroverà disorientato. Quindi si raccomanda di non farlo.
L'unica cosa che dobbiamo fare durante la crisi di pavor notturno è evitare che si faccia male e cercare di farlo tornare a letto così si riaddormenterà prima.
È meglio non dirgli nulla il giorno dopo, perché questo non lo aiuterà e potrebbe farlo preoccupare perché può pensare che ci sia in lui qualcosa che non va.
Negli incubi in invece il bambino si sveglia realmente e ricorda sempre qualcosa dell'incubo che ha avuto, ha la cobnsapevolezza e si verificano nella fase del sonno REM.
Il pavor nocturnus non è conseguenza di disturbi neurologici o emotivi o relazionali e non è un attacco di panico.
Come evitare il pavor notturno:
Esso di solito si verifica nelle prime ore di sonno oppure quando il bambino fa il sonnellino pomeridiano oppure quando il bambino si addormenta particolarmente stanco. Ciò può essere dovuto ad una scarsa qualità del sonno, ad esempio se russa molto, oppure al fatto che è andato a letto troppo tardi, oppure se ha avuto una giornata particolarmente stancante.
Quindi la prima cosa da fare per evitare questo fenomeno è rispettare i suoi orari.
Se vediamo che la giornata è stata particolarmente stancante, insistiamo a fargli fare un pisolino nel pomeriggio, specialmente se si tratta di un bambino al di sotto dei cinque anni.
Se c'è qualche problema che peggiora la qualità del sonno correggiamolo.
Possiamo anche applicare la tecnica dei risvegli programmati.
È una tecnica che consiste nel risvegliare il bambino o quasi svegliarlo mezz'ora prima di quella che normalmente è l' ora in cui si verifica il pavor. Se facciamo questo per 4 settimane di fila, riduciamo la tendenza di questi bambini ad avere le crisi di pavor notturnus. Dopo un mese la frequenza è notevolmente ridotta. E se ritornano queste crisi lo schema può essere ripetuto.