Un vaccino che protegge da meningite, setticemia polmonite, otite, causate dallo pneumococco
La vaccinazione anti-pneumococco
Perché è importante?
In Italia questo vaccino è stato inserito nel programma delle vaccinazioni che vengono offerte dalle aziende sanitarie locali.
Lo pneumococco è uno dei batteri che, più di frequente, causano meningite, setticemia, polmonite e infezioni dell'orecchio medio. Alcune di queste infezioni, come la meningite e la setticemia ed anche la polmonite, mettono in pericolo la vita. Questo vaccino serve ad impedire questo, è un vaccino sicuro che non ha effetti collaterali frequenti, ed è uno di quei vaccini in cui il rapporto rischio-beneficio è chiaramente a favore della salute dei bambini. E così è uno di quei vaccini da consigliare a tutti genitori, per i loro bambini.
Come si somministra il vaccino anti-pneumococco:
Il vaccino anti pneumococco si somministra contemporaneamente a al vaccino esavalente, e si segue con una puntura intramuscolare in una sede diversa.
La scheda vaccinale comprende la somministrazione per tre volte. La prima volta nel corso del terzo mese, quindi dopo il 60º giorno di vita del bambino. La seconda volta nel corso del 5-6 mese, e la terza volta nel corso dell'11º 13º mese. Tutte le volte come ho detto prima, viene somministrato insieme al vaccino esavalente, per cui nella stessa seduta si possono fare due vaccini, con due punture, una sulla coscia destra e una sulla coscia sinistra.
nel caso si dovesse vaccinare un bambino qualità superiore a un anno, si fanno due dosi separate da due mesi di intervallo.
Se invece vogliamo macinare un bambino di età superiore ai due anni basta una sola dose.
Inoltre, per estendere la protezione, si può macinare con la dose di PCV13 tutti bambini, fino a cinque anni, che hanno effettuato un ciclo completo PCV7.
Quando non bisogna fare il vaccino:
Il vaccino non si deve fare quando il bambino è malato e ha un'infezione febbrile.
In questo caso bisogna ritardare la somministrazione del vaccino fino a quando il bambino non stare bene, e aspettare in genere una settimana se è un'infezione normale, un faringite, una influenza, una gastroenterite. Invece bisogna aspettare un mese se il bambino ha avuto malattia infettiva.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, sono molto scarsi, nella maggior parte dei casi, sia solo una infiammazione locale nel punto dove il vaccino è stato somministrato.
Se si gonfia bisogna applicare degli impacchi freddi e magari se il dolore può prendere un antidolorifico tipo il paracetamolo. Questo è data anche se ho febbre in seguito alla somministrazione del vaccino.
Il tipo di vaccino che si usa attualmente è quello coniugato 13-valente (PCV13) che protegge nei confronti dei 13 ceppi responsabili della maggior parte delle infezioni più grave da pneumococco nei bambini. Il vaccino 13 valente sostituisce il precedente vaccino coniugato 7-valente ( eptavalente, PCV7), che proteggeva contro 7 tipi di pneumococco e che è stato usato a partire dal 2002.
Come come risultato della vaccinazione durante questo periodo la malattia grave da pneumococco (meningite e setticemia) è diminuita nei bambini al di sotto di cinque anni di quasi l'80%.
Il PCV13 può aiutare anche prevenire casi di polmonite otite causati dallo pneumococco. Ovviamente siccome le polmoniti E le otiti possono essere dovute a molte altre cause, questo tipo di vaccino protegge Uno da quelle che sono causate dallo pneumococco.
Il vaccino anti-pneumococco, è un vaccino inattivato, cioè non attivo, perché è costituito a partire da frammenti della batterio e non da tutto il batterio che perciò non è vivo, e non attacca l'organismo del bambino nel quale viene iniettato, ma produce solo la reazione del suo sistema comunitario, la produzione di anticorpi specifici, i quali proteggono dalle malattie causate da questo batterio.
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